Durante l’estate, i prezzi delle materie prime agricole alimentari sono calati bruscamente: tutti i principali prodotti scambiati hanno registrato cali notevoli, con in testa latticini e zucchero.
I prodotti lattiero-caseari hanno guidato la flessione, mentre il prezzo dello zucchero è sceso del 6%, il minimo in tre anni. Ciò è stato determinato dalle previsioni di produzioni maggiori in India e Tailandia, calmierate da un probabile calo in Brasile, maggiore produttore ed esportatore al mondo della materia prima.
Scendono del 3,6% anche i cereali, che oggi si trovano a un livello inferiore rispetto ad un anno fa. Le quotazioni di grano, mais e riso sono diminuite, anche se si intravede una ripresa nei prossimi mesi.
Continua la lunga discesa dei prezzi degli oli vegetali (-2,9%), ora al livello più basso dal gennaio 2016. Parte della scivolata è trainata dalla debolezza del mercato della soia, influenzata dalla controversia commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti. Di contro, i valori dell’olio di colza sono in crescita, sostenuti dal miglioramento della domanda da parte dei produttori di biodiesel e da prospettive di raccolto negative nell’Unione europea. Infine, le carni sono scesi dell’1,9%, nonostante gli aumenti del prezzo di quella bovina esportata dal Brasile causati dallo sciopero dei camionisti.
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